venerdì 17 dicembre 2010

Un uomo e tre pagliacci.

Ho visto le immagini della manifestazione di giorno 14 e la memoria è ritornata ai giorni di Genova.
L’assalto al furgone della Guardia di Finanza sembrava il remake dell’assalto alla camionetta dalla quale partì il colpo che uccise Giuliani, questa volta per fortuna è andata diversamente, ma poteva succedere.
Se dalla pistola del finanziere pestato e buttato a terra fosse partito un colpo staremmo qui a raccontare un'altra storia.
Non è successo ma poteva succedere.
E se fosse successo mi chiedo se i tre ragazzi che stasera sono saliti sul pulpito della messa mediatica officiata da Santoro ad impartire la loro lezione di pseudo sociologia avrebbero avuto il coraggio di usare le stesse parole.
Mi chiedo se avrebbero avuto la dignità di non distinguere tra chi ha il sacrosanto diritto di manifestare e chi alle manifestazioni ci va con corredo di casco, scudo e molotov al seguito.
Mi chiedo quale valore abbiano per questa gente termini quali Stato, Istituzione, Governo,Parlamento.
Sapete benissimo come la penso su chi in questi anni ha governato il nostro paese, ma non accetterò mai che si possa anche velatamente giustificare chi non ha rispetto per la vita altrui.
Chi si riempie la bocca parlando di libertà e democrazia nascondendosi dietro una sciarpa e dimostrandosi, nei fatti, un delinquente, merita di essere chiamato con il suo nome, delinquente, appunto.
Se si giustifica la violenza si calpesta la democrazia.
E’ quello che hanno fatto i tre idioti che si sono affacciati dalla tribuna di Santoro.
Hanno giocato con le parole, privi della dignità e del coraggio necessari per rispondere in maniera diretta a chi chiedeva se giustificavano le scene di guerriglia andate in onda.
Ma lo hanno fatto.
Sono riusciti, per la prima volta negli ultimi dieci anni, a farmi sopportare Casini per più di 60 secondi.
Un dramma.
Al pari della sceneggiata di Di Pietro.
Abbiamo un governo di mascalzoni ed una opposizione di Venusiani, che di fronte alle scene di guerra andate in onda in mondo visione non sa fare di meglio che sollevare il dubbio degli infiltrati tra i manifestanti.
Poi magari si chiedono perché sono condannati a non governare per i prossimi venti anni.
Venti milioni di euro di danni, decine di feriti , qualche (per fortuna) …non morto e tutti i fermati immediatamente scarcerati.
Una di questi non ha nemmeno aspettato di uscire dal Tribunale per prendere a schiaffi un poliziotto.
Sono giunto alla conclusione che tutti gli operai che in questi mesi sono stati e continuano a stare sui tetti sono degli idioti, non hanno capito nulla.
Non è protestando in maniera pacifica e civile che si riescono a far valere i propri diritti.
“Sono due anni che il governo non ci ascolta” diceva stasera lo studente -solone ergo mettiamoci un casco prendiamo una molotov e andiamo a fare i rivoluzionari…… con i soldi di papà.
Se ci scappa il morto pazienza.
Se è uno “studente” diventerà un eroe, se è uno di quelli “che difendono la compravendita dei voti” (sic) magari si guadagna uno striscione come quelli che hanno accompagnato i morti di Nassirya.
Un uomo, un solo uomo e la sua idea di non violenza, hanno sconfitto un intero esercito liberando un paese.
Lui era Ghandi e mi chiedo se quei tre pagliacci ne hanno sentito parlare.

T.