sabato 26 settembre 2009

A volte ritornano.

E lo fanno con quella faccia tosta con la quale si sono impunemente spolpati il paese.
Erano gli anni della “Milano da bere” di Bettino e della sua corte, prima del ciclone “mani pulite” che diede al paese un po’ di sereno allontanando, per poco, l’insopportabile olezzo del malaffare.
Tra i vassalli della corte del "re di Hammamet" uno in particolare merita di essere ricordato: De Michelis Gianni.
Condannato in via definitiva per corruzione, autore di una famosa guida sulle italiche discoteche di cui era un grande estimatore, definito da Enzo Biagi, con inarrivabile arguzia, “avanzo di balera”, oggi quest’uomo ha finalmente sconfitto le nebbie dell’ignominioso oblio che sembravano avvolgerlo.
E’ ritornato e lo ha fatto con lo stile che lo contraddistingue.
Gli italiani, popolo di santi, navigatori e smemorati, possono ringraziare il ministro Brunetta per il dono fatto alla nazione che da oggi ha un nuovo consulente, “l’avanzo di balera” appunto.
Su cosa verta la consulenza di un siffatto personaggio non è dato sapere,ma siamo sicuri che Brunetta, un uomo che ha fatto della lotta agli sprechi (degli altri) nella PA una ragione di vita, qualcosa se la inventerà per giustificare i 40.000 euro pagati dagli italiani per questo (s)gradito ritorno.
Quarantamila euro lordi l’anno: praticamente volontariato - sorride De Michelis, capello corto e pancia ridimensionata -. Però sono felice di dare un contributo di idee» .
Per uno che ha lasciato un conto non pagato di 490 milioni all’hotel Plaza di Roma in effetti è volontariato, fatto con stile però.
Grazie Brunetta.
A ringraziare il governo, tutto, sono anche gli evasori fiscali che in questi giorni hanno fatto man bassa dei moduli per beneficiare del cd.scudo fiscale.
La bellezza della nostra lingua è che puoi giocare con le parole, ecco quindi che l’indulto per i farabutti che hanno rubato diventa “scudo fiscale”.
Provate ad immaginare se quel simpaticone di Tremonti andasse in televisione e dicesse: cari italiani questo governo si appresta a varare il decimo indulto in 30 anni, ci dispiace (ma non tanto) per coloro che hanno lavorato onestamente pagando le tasse ma, come ben sapete l’onestà è degli stupidi e tra l’altro non era nemmeno nel programma dell’esecutivo.
Meglio, molto meglio, parlare di “scudo fiscale”.
Di don Marcello Dell’Utri e dei suoi processi invece è meglio non parlarne.
Ed infatti i mass media si guardano bene dal farlo.
Non raccontano che per il rinomato bibliofilo dovrebbe essere in dirittura d’arrivo la sentenza di secondo grado per calunnia aggravata.
Quisquilie, don Marcello è accusato di aver cercato di screditare, con l’aiuto di due…. chierici, tali Cirfeta e Chiofalo, i collaboratori di giustizia che avevano testimoniato contro di lui nel processo che si è concluso con la condanna a nove anni
Ma don Marcello è sereno: il giudice Scaduti, che presiede il collegio che dovrebbe giudicarlo, è stato richiesto quale consulente della commissione antimafia e, con molta probabilità, il processo verrà azzerato.
La richiesta è venuta dai membri in quota PdL.
Ovviamente è solo una coincidenza e il caso non finirà nel salotto di Bruno Vespa al pari della vicenda del comune di Fondi.
Per la prima volta nella storia della Repubblica un rappresentante dell’associazione nazionale dei prefetti è sceso a manifestare insieme ai cittadini che chiedevano al governo di sciogliere per infiltrazioni mafiose il comune (che per inciso ha il mercato ortofrutticolo più grande d’Europa), come richiesto sette mesi fa dal Prefetto di Latina.
Una anomalia storica.
Ma le “anomalie” solitamente vengono ignorate dall’ovitalico popolo.
I calabresi, quelli onesti almeno, per esempio, dovrebbero fare una vera e propria mattanza non di tonni ma di chi ha avvelenato il mare affondando quelle navi cariche di veleno.
Una sorta di Notte di San Bartomeo rivisitata e corretta.
I siculi che di tragedie invece son maestri ultimamente preferiscono la….farsa.
Accade così che il sindaco di Palermo Cammarata, l’homo ridens che ha inventato il dentifricio, decida di raddoppiare l’Irpef il giorno dopo che un suo dipendente viene beccato dalle telecamere di Ricci mentre risulta …regolarmente assente da lavoro perché impegnato a fare il mozzo sulla sua barca
Potenza dell’arte.
I Bronzi di Riace e loro scultoree facce da oggi sono avvertiti.

T.

PS
Buonanotte,Italia.

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