venerdì 16 settembre 2011

Un governo di... proci.

Eugenio Scalfari in un editoriale apparso qualche giorno fa su Repubblica faceva citava Penolepe e la sua famosa tela per commentare i decreti di un governo che con puntualità elvetica si è preoccupato di …disfare di notte quanto promesso di giorno.
Mancavano in tale bella e suggestiva immagine i pretendenti al trono di Itaca:i proci.
Giovani nobili che bivaccavano nella reggia, nell’attesa, rivelatasi vana, di assurgere al trono.
Parassiti che, come tutti sanno, furono schiacciati da Ulisse .
Leggendo l’editoriale, tuttavia, il ricordo dei proci è riaffiorato con sorprendente attualità, i parassiti dell’Odissea, infatti, hanno assunto le fattezze di coloro che bivaccano nei palazzi della politica, banchettando con i resti di un paese allo sfascio, senza pudore, senza timore, senza quella dignità che nasce dal giudizio popolare ormai ignorato, calpestato, irriso.
I tagli epocali ai costi della politica, strombazzati ai quattro venti solo qualche settimana fa dalla “Padania”, sono evaporati come neve al sole, scomparsi anche i tagli a pensioni e vitalizi dei politici con doppio incarico, evaporata l’abolizione della metà dei parlamentari, la casta ha pensato bene di negare l’arresto di uno dei suoi commensali :Marco Milanese, deputato e collaboratore del ministro Tremonti
CVD avrebbe detto il mio vecchio insegnante di matematica, come volevasi dimostrare.
Giusto per rimanere in tema di …teoremi e dimostrazioni registriamo l’ennesimo tentativo delle toghe rosse di dimostrare che la premiata ditta Lavitola&Tarantini era solita estorcere del denaro al presidente del consiglio mentre quest’ultimo dopo aver promesso alla banda bassotti “vi scagionerò tutti” ed aver consigliato all’amico Lavitola di rimanere all’estero, ha affermato che ha solo aiutato una famiglia in difficoltà.
Lo ha fatto con il consueto candore con il quale è solito accompagnare le balle spaziali propinate in questi anni all’ovitalico popolo, un candore che ispira tenerezza.
La stessa tenerezza che ho provato nel leggere della tragedia che ha colpito il Ministro del Turismo Maria Vittoria Brambilla la quale ha tappezzato i muri di un paesino in provincia di Lecco con i manifesti del cane scomparso, offrendo una lauta ricompensa per il suo ritrovamento.
Il cane non è stato ritrovato ma la rossa Brambilla si è beccata una multa di 2000 €.
Si sospetta che la cagnolina possa essere stata adescata da qualche suo simile,nomade, attirato dai nobili natali e dal nome altrettanto altisonante:Cartier.
A proposito di ..scomparse va segnalata la prematura dipartita dell’uso corretto dei verbi, testimonial d’eccezione e campione incontrastato della materia, sempre lui: Er Trotahttp://video.corriere.it/news/italia/index...9b-7f60b377ee16
Chi invece non ne vuol proprio sapere di scomparire dal tubo catodico è l’inossidabile “scodinzolini”
Il direttore del Tg1, infatti, nel l’ennesimo editoriale pagato dall’ovitalico popolo ha perso la consueta occasione per tacere e con la fedeltà al suo “padrone”che gli è da tutti universalmente riconosciuta ha dichiarato: “Il governo resta perchè ha i numeri in Parlamento ma intanto si logora l'immagine del Paese - ha detto ancora Minzolini . Ieri è stata approvata una manovra che dà credibilità al Paese, oggi viene messa in atto un'operazione che distrugge quella credibilità. Per questo una legge che regolamenta le intercettazioni è necessaria, quanto la manovra approvata ieri invocando una legge sulle intercettazioni per porre rimedio alla gogna mediatica”

A logorare il paese sono quindi le intercettazioni, non i protagonisti delle stesse con le loro porcate ed i loro festini.
L’approvazione di una legge sulle intercettazioni, a detta del fido “scodinzolini”, è necessaria quanto la manovra economica, come dargli torto? E’ evidente, infatti, che il problema degli italiani non è la recessione alle porte e la difficoltà di arrivare alla fine del mese ma…le vicende a luci rosse del premier e della sua corte di …proci.

T.

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