venerdì 3 luglio 2009

Balle..spaziali.

3/12/08

A differenza dei 4.600.000 italiani che avranno la gradita sorpresa di vedersi appioppato l’aumento del 20% dell’iva sull’abbonamento Sky…io me la rido.
Non ho Sky.
Ma la porcata resta ed occorre parlarne per sottolineare ancora una volta, qualora ce ne fosse di bisogno, il surreale modus operandi di chi ci governa.
La vicenda è nota: il governo per cercare di far fronte alla crisi ha varato un pacchetto di misure.
Alcune, come la social card, perfettamente in linea con l’idea che il paese si governi a colpi di spot pubblicitari, altre, come la detrazione del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici, decisamente …peggiorative, per usare un eufemismo.
Di fatto un provvedimento che funzionava e aveva dato ottimi risultati viene modificato in pejus.
Ovviamente l’opposizione guidata da quella volpe di Uolter non si è fatta sfuggire l’occasione..... per protestare contro l’ingiusta penalizzazione del magnate australiano.
Si è dimenticata, l’opposizione, del provvedimento sulla detrazione fiscale che penalizza invece migliaia di famiglie italiane ma…non si può chiedere la luna a Uolter.
La cosa surreale è che il premier non ha perso tempo e come di consuetudine si è lanciato nel suo sport preferito: le balle spaziali.
Di fronte alle critiche si lancia nel più classico degli anatemi: la colpa non è del governo che ha emanato questi provvedimenti ma, in particolare nel caso di Sky, indovinate un po’ di chi?….
Bravi…dei comunisti, o meglio, non esistendo più questi ultimi, dell’opposizione.
Sostenuto in questa ennesima puntata di balle spaziali da quella sagoma del ministro Tremonti, il quale ha affermato che ..l’italia non poteva fare altrimenti visto che l’aumento dell’iva è stato concordato tra il precedente governo e la Comunità europea
Con una piccola chicca: l’invito ai direttori del Corriere della Sera e de La Stampa a vergognarsi e cambiare mestiere.
Il premier ha aggiunto….speriamo che gli italiani capiscano.
E lo spero anch'io.
T.

PS Buonanotte,Italia.

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